L'Attività "Argilla Pellegrino" nasce nel 2018 a seguito delle illuminazioni avute con l'esperienza sul posto di lavoro ed anche e soprattutto grazie ai preziosi consigli di un carissimo amico, che me ne ha suggerito la commercializzazione in modo che questo prodotto ritrovasse la considerazione di cui un tempo godeva pienamente, cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti.
I nostri antenati furono i primi a trarre vantaggio da questo prezioso materiale, infatti veniva utilizzata prima dell'avvento dei farmaci come antinfiammatorio naturale. Inoltre i suoi usi spaziavano dalla cura delle escoriazioni più superficiali grazie alla sua capacità di rapida cicatrizzazione, sino all'impiego nel processo di mummificazione degli antichi faraoni Egizi.
La creta grazie alle sue peculiarità veniva utilizzata in tempi non sospetti già nell'ambito della cosmesi, e ad oggi è riconosciuta per i suoi poteri curativi in caso di fratture, gonfiore addominale e persino detossicazione degli organi interni, nell'ultimo caso in proporzione 1:3 applicando uno strato spesso 10 cm nella zona interessata.
Presso i popoli orientali, già centinaia di anni fà, veniva pagata letteralmente a peso d'oro e in alcuni luoghi del Sol Levante viene regolarmente ingerita per curare malanni di vario tipo in assenza dei medicinali appositi che scarseggiano gravemente o che risultano troppo dispendiosi e talvolta persino sconosciuti.
La natura stessa, che da sempre si autoregolarizza per il sostentamento delle varie specie, è la prima che se osservata rende giustizia alla stessa, ultimamente bistrattata e dimenticata: basta infatti osservare gli animali che si rotolano nelle cave argillose per curarsi le ferite; i pesci di acqua dolce che fanno lo stesso sui letti dei fiumi in secca, per capire l'immenso potenziale che la creta possiede.
Vi invito dunque a provare sulla vostra pelle (in tutti i sensi) e a darmene ragione solo in seguito.
Michele Pellegrino